ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; De Marcos (70' Berchiche), Núñez, Paredes, Lekue; Vesga (59' De Galarreta), Jauregizar; Nico (84' Padilla), Unai Gomez (59’ Guruzeta), Berenguer (70' Canales); Iñaki.
Sevilla: Nyland; Carmona (80' Pedrosa), Baldé, Nianzou, Barco (46' Sanchez); Agoumé (86' J. Navas), Gudelji; Lukebakio, Peque (80' Mejia), Ekuke; Iheanacho (59, Suso)
gli higlights di Athletic - Sevilla
Valverde sceglie di fare qualche rotazione in vista del prossimo impegno di EL, dunque spazio a Núñez al centro della difesa, al doble pivote Jauregizar-Vesga (utile per verificare le doti da regista del giovane Jaure, uno coi piedi da centrale di impostazione e la grinta del mediano), a Unai Gómez dietro l'unica punta, Inaki Williams, e a Berenguer sulla sinistra.
L'inizio è tutto di marca ospite, e i sivigliani per ben due volte in un minuto vanno vicinissimi al gol, soprattutto nella seconda occasione è bravo Agirrezabala; col passare dei minuti, però, l'Athletic prende campo e inizia a farsi vedere dalle parti di Nyland, specie con un'azione dei fratelli Williams, con Nico a servire il pase de la muerte sul quale Iñaki arriva leggermente in ritardo. È solo il preludio dell'1-0, che arriva al 36' grazie a una bella conclusione (leggermente deviata) di Mikel Jauregizar, bravo a tenere basso il pallone arrivatogli dopo una respinta della difesa su una punizione dalla destra di Berenguer; è il primo gol ufficiale del prodotto di Lezama con la zurigorri, segno evidente di una crescita importante del giocatore (che, a mio avviso, ha già superato nelle gerarchie di Txingurri l'amico e compaesano Unai Gómez). Un minuto dopo il gol, Iñaki potrebbe chiudere la partita, ma la sua conclusione di sinistro dopo un regalo clamoroso di Nyland viene respinta dallo stesso portiere norvegese.
Nella ripresa l'Athletic controlla senza troppi patemi il match e, a parte un'estemporanea conclusione di Lukebakio respinta dal palo, non rischia niente, andando anzi a un passo dal raddoppio con Berenguer al 70'. Quando tutto sembra suggerire una conclusione abbastanza tranquilla della partita, all'81' i Leoni fanno la frittata: Peio Canales (entrato peraltro con grande personalità come trequartista), nel tentativo di anticipare un avversario, colpisce male, la palla si impenna e da centrocampo va verso Agirezzabala, che invece di prenderla con le mani, forse temendo una punizione di seconda per retropassaggio volontario (che secondo me non sarebbe stata fischiata), prova uno stop di petto tragico; la sfera viene raccolta da Mejia, che dribbla il portiere e viene steso. Rosso e calcio di punizione dal limite, entra Padilla e inizia l'assedio. Il basco-messicano si comporta bene e alza sulla traversa un calcio di punizione insidioso all'88', ma non può nulla 4 minuti più tardi, in pieno recupero, quando la deviazione di Núñez su cross di Ejuke colpisce la traversa, la palla rimbalza sulla schiena di Padilla ed entra.
Beffa ulteriore per un Athletic che aveva fatto quanto necessario per vincere la partita, e altra rete incassata oltre il 90' in questo campionato. La squadra di Valverde gioca sicuramente meglio rispetto alle prime partite di Liga, però la sensazione è che manchi ancora qualcosa, in particolar modo davanti, dove gli attaccanti non riescono a incidere come potrebbero e dovrebbero. Tra i non titolarissimi buone le prove di Jauregizar e tutto sommato Núñez (sfortunato in occasione del pari), mentre Berenguer e soprattutto Unai Gómez si confermano molto fumosi quando partono dal primo minuto. Sotto la sufficienza come al solito Vesga e Lekue (perché non mettere Boiro?), mentre Agirrezabala ha commesso veramente una leggerezza da non lui.
Appuntamento giovedì in EL per il match casalingo contro l'AZ, partita da vincere senza se e senza dopo questo pareggio dal sapore amaro contro i sivigliani.
Edoardo Molinelli