ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; Gorosabel (79' De Marcos) , Vivian, Yeray, Boiro (84' Berchiche); Jauregizar, Prados (64' De Galarreta); I.Williams, Sancet (79' U.Gómez), N. Williams; Berenguer (63' Guruzeta). All. Valverde REAL MADRID: Courtois; Lucas Vazquez (88' Arda Guler), Asencio, Rudiger, Fran Garcia (71' Mendy); Valverde, Tchouameni (71' Modric), Ceballos (58' Braim Dias), Bellingham; Rodrygo (88' Enrdrik), Mbappè. All. Ancelotti
gli higlights di Athletic - Real Madrid
Con la partita contro il Real Madrid si apre l’ultimo mese del 2024 a San Mamés. Quando le foglie secche iniziano a raggrinzirsi e vengono spazzate via dall’avvolgente vento oceanico di Bilbao, si capisce che sta finendo l’autunno, e si aprono le porte al bianco inverno in città, così come bianco è il colore dell’imminente e importante avversario di giornata dei leones. Dopo 3 vittorie consecutive, di cui quella importantissima nel derby basco della scorsa settimana, arriva forse l’esame decisivo per capire verso dove questa stagione può indirizzarsi.
Le scelte di Valverde cambiano leggermente rispetto al solito, con la singolare scelta di mettere il doppio mediano, Prados e Jauregizar, lasciando in panchina il ben più regista Galarreta. Probabilmente l’obiettivo principale, almeno del primo tempo, è riuscire a contenere il Madrid per poi imporsi a livello di gioco e intensità nella seconda parte della partita. Unico indisponibile Ander Herrera, che ne avrà per un paio di mesi.
L’Athletic parte con una buona intensità e pressing alto e già al 3’ c’è la prima occasione per i rojoblancos: palla recuperata alta da Berenguer, che di tacco libera Nico e mette al centro per il fratello, ma Courtois anticipa e salva tutto.
Dieci minuti dopo arriva il gol, prontamente annullato per fuorigioco, di Mbappe. Al VAR la revisione va per le lunghe, forse eccessivamente, su un contatto in area tra Gorosabel e Rodrygo. Il gioco rimane fermo per quasi 3 minuti, alla fine il direttore di gara decide di non assegnare la massima punizione per il Madrid e conferma il fuorigioco del francese, così la partita rimane sullo zero a zero.
L’Athletic ha una colossale occasione alla mezz’ora di gioco: cross di Jauregizar, la palla arriva a Iñaki che stoppa meravigliosamente al centro dell’area, la offre a Berenguer di tacco spiazzando entrambi i difensori. Il “pollito” però, spreca tutto, sparando altissimo davanti a Courtois.
Finisce il primo tempo, con l’Athletic partito forte, cercando di pressare subito molto alto per non lasciare tempo e spazio di gioco ai madrileñi, ma con il passare dei minuti la partita è diventata più lenta e regolare, senza particolari occasioni, a parte quella di Berenguer.
Nel secondo tempo scendono in campo gli stessi 22 che avevano iniziato la partita e, dopo qualche minuto di relativa tranquillità, al 53° la partita si sblocca: bellissimo cross a rientrare di Iñaki dalla sinistra, va prima a vuoto il giovane difensore spagnolo Asencio, Courtois non respinge bene e la palla finisce addosso a Berenguer, che la stoppa con l’addome ed appoggia in rete da due passi con il destro.
Tra il 58° e il 63° arrivano i primi cambi: entra Brahim Diaz per Ceballos, poco dopo De Galarreta e Guruzeta, rispettivamente per Prados e Berenguer; cambi pronosticabili e logici.Nel mezzo Mbappe ha l’occasione per pareggiare, fortunatamente calcia centrale da dentro l’area, tra le braccia di Agirrezabala, finora spettatore non pagante della partita.
Al minuto 67, le merengues battono una punizione da 40 metri, sul cross di Tchuameni, esce male Agirrezabala che si fa anticipare di testa da Rudiger e gli rifila un bel pugno sul volto: calcio di rigore ed ammonizione per il portiere basco, che però si fa immediatamente perdonare l’errore parando il rigore al francese. Si rimane sul 1-0 per i padroni di casa.
Entrano per gli ospidi Modric e Mendy, il Real Madrid inizia a spingere con più intensità e arriva il gol degli ospiti: tiro da fuori area di Mbappè, Agirrezabala non impeccabile nella respinta, sulla sfera si avventa Bellingham che appoggia la palla in rete per il pareggio, con la difesa basca ferma a guardare, in particolare Adama Boiro, fino a quel momento autore di un’ottima partita.
Sembra l’inizio della fine per l’Athletic: si riprende a giocare, il Madrid riconquista subito la palla, Rodrygo entra in area palla al piede ma però calcia debolmente e Agirrezabala non ha problemi nella respinta.
Passa un altro minuto, mentre il Real Madrid sta gestendo il giro palla davanti alla difesa, Federico Valverde perde una palla sanguinosa a favore di Guruzeta, il quale si invola verso Courtois e lo batte con un bel piazzato rasoterra sul primo palo. Incredibile ma vero, minuto 80, 2-1 in favore dell’Athletic.
Succede poco nel finale di gara e, dopo 6 minuti di recupero, l’arbitro Sanchéz Martinez fischia la fine della partita.
Tre punti fondamentali per l’Athletic, che non batteva il Real Madrid in Liga da quasi 10 anni. Ora le zone alte della classifica iniziano ad essere davvero a portata di mano per i zurigorri.
Luca Blasetti