ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; De Marcos (68' Gorosabel), Vivian, Paredes (56' Yeray), Berchiche; De Galarreta (68' Prados), Jauregizar; I. Williams, Berenguer (84' Serrano), N. Williams, Guruzeta (84' Djaló). All. Valverde OSASUNA: Herrera (83' Fernandez); Areso, Boyomo, Catena, Cruz (76' Herrando); Ibañez (56'Bretones), Torró, Moncayola; (76' Vidal) Oroz, Budimir, Ru. Garcia (76' Muñoz ). All. Moreno
gli higlights di Athletic - Osasuna
Poche settimane dopo lo scontro in campionato, è di nuovo tempo di Derby del Nord, è di nuovo tempo di Athletic Club - CF Osasuna, questa volta la partita vale l’accesso ai quarti di finale di Copa del Rey.
Scelte degli allenatori quasi obbligate, viste le assenze, importantissime, di due perni: Sancet per i padroni di casa e Bryan Zaragoza, giovane ala in prestito dal Bayern Monaco.
Inizio di partita tranquillo ma intenso, entrambe le squadre hanno lo spirito arrembante ma conservatore, molto tipico delle squadre basche. Al 14° minuto il tiro-cross di Guruzeta che non spaventa troppo il portiere Herrera che mette in calcio d’angolo, mentre al 25º c'è un occasione per Iñako Wiliams, partito in profondità e ben servito, ma sulla respinta Jauregizar non riesce a convertire in rete.
L'Athletic continua a spingere, anche con una bella combinazione tra Iñaki e Berenguer: triangolo e tiro di sinistro di Iñaki ma Sergio Herrera respinge senza troppe difficoltà.
Purtroppo il forcing dei leones non porta al gol ma premia l'attendismo dell’Osasuna grazie al gran gol di Aimar Oroz dopo una palla messa al centro bassa da Areso: tiro di prima sotto la traversa e 0-1 per i navarri.
Passano altri due minuti l'arbitro decreat un rigore per l’Osasuna: passaggio verso il portiere di Paredes che però risulta corto, sulla palla si avventa Budimir che anticipa Agirrezabala che gli rifila un calcione. Dal dischetto si presenta l'attaccante croato che spiazza Agirrezabala per il raddoppio dell’Osasuna.
Il San Mamès, nonostante lo sciopero del tifo, spinge i ragazzi di Valverde e ad un minuto dalla fine del primo tempo, Iñaki scappa sulla fascia e mette in mezzo una palla che Guruzeta spizzata tanto per permettere il rimorchio di Nico Williams che di controbalzo la mette sotto la traversa. Gol importantissimo per i zurigorri che segnano la rete della speranza giusto prima di rientrare negli spogliatoi, chiudendo il primo tempo sull' 1-2.
Valverde sostituisce Paredes con Yeray dopo l'erroraccio, anche per arginare la fisicitá di Budimir. L’Athletic vuole subito recuperare lo svantaggio ed inizia forte il secondo tempo e al 55º finalmente arriva il gol del pareggio: imbucata perfetta di Jauregizar per l’inserimento con i tempi giusti di De Marcos, tiro fore e d incrociato e la palla s'insacca violentemente in porta per 2-2!
Due minuti dopo, cross bellissimo di Iñaki ma Jauregizar da solo non riesce a mettere in porta di testa. L'Athletic ci crede e ha un'altra occasione, ma Yuri di testa spreca da due passi, dopo un cross da calcio d’angolo.
Altro colpo di testa da calcio d’angolo, stavolta manda alto Yeray.Al 71º la beffa: palla allargata sulla destra da Moncayola, Ruben Garcia rientra e calcia stretto in porta, purtroppo Agirrezabala non respinge bene, la palla arriva sui piedi di Budimir che la scava e batte il giovane portiere basco con un pallonetto per il nuovo vantaggio ospite.
Al 76º Guruzeta si mangia un gol clamoroso, lisciando una palla fantastica di trivela di Yuri, dalla sinistra.
Al minuto 80 si infortunia per una botta in testa il portiere dell’Osasuna Sergio Herrera e si perde un po’ di tempo, forse anche spezzando un po’ lo spirito e la grinta dei baschi; dopo una lunga attesa, il portiere è costretto a chiedere il cambio, al suo posto un basco ed ex Athletic Aitor Fernandez.
La partita termina senza altri colpi di scena, dopo gli 8 minuto di recupero, non sfruttati a dovere dall’Athletic.
Da campioni in carica l'Athletic esce agli ottavi di finale, dopo una sola partita vinta e un turno superato: ai rigori contro il Logroñes, squadra di quarta divisione.
Nel 2025 nessuna vittoria sul campo per i leones. Chi mal comincia…
Luca Blasetti