gli higlights di Athletic Getafe
L’Athletic esordisce in campionato contro il Getafe allenato da José Bordalas. Gli avversari si presentando 18 giocatori in distinta. Il tecnico alicantino, famoso per il suo gioco ruvido e scarsamente spettacolare, schiera in attacco il neoarrivato Uche, dalla terza serie spagnola, nonostante sia un centrocampista.
Valverde schiera la squadra più usata in pretemporada, Padilla in porta con il recupero di Paredes in mezzo alla difesa in coppia con Yeray, ai loro lati Gorosabel e Berchiche. In mediana Vesga e Prados, in attacco Iñaki Wiliams, Sancet e Berenguer in supporto di Guruzeta.
La partita ha ritmi bassi, il Getafe la mette sul fisico mentre l’Athletic è attendista. Il più pericoloso è Carles Perez, che trova un varco dalla sinistra e scarica in porta, dove Paredes è strepitoso, prima che l’arbitro fermi per fuorigioco.
L’Athletic attende la mezz’ora per accelerare e trova subito il gol: Yeray lavora bene un pallone servendo Guruzeza sul mezzo campo di destra, mentre Iñaki attaccava lo spazio alle sue spalle, Gorka con due tocchi serve Sancet in mezzo al campo che ha tutto il tempo di controllare il pallone, avanzare metterselo sul destro e scagliare dai 25 metri un tiro imparabile per Soria.
L’Athletic controlla e all’ultimo minuto dei 7 di recupero (c’è stato cooling break e il Getafe ha sostituito pure Arambarri), Prados serve Iñaki sul vertice destro dell’area di rigore, si accentra e di sinistro sfiora il palo opposto e raddoppio.
Con l’uscita dell’unico giocatore pericoloso del Girona, Carles Perez, per l’Athletic sembrava avere la partita in discesa. Invece il Girona crede nel pareggio: lancio lungo dalla retroguardia del Getafe, Aleña sposta quanto basta Paredes e si invola tutto solo davanti a Padilla, tiro a botta sicura ma il nativo di Zarautz è strepitoso e con la punta del piede sinistro manda in angolo.
Valverde cambia Vesta e Prados, inserendo Unai Gomez ed Herrera dopo il ‘50. Pochi minuti dopo, su calcio d’angolo, Guruzeta ed Herrera sbagliano il cambio difensivo lasciando Uche solo in area sull’altezza del dischetto, gran colpo di testa sul secondo palo dove Padilla non riesce ad intervenire. San Mames ammutolito.
Al 70’ entra Nico Williams per un Berenguer ancora in vacanza: dopo pochi minuti Nico scarica un destro nel quale Soria ci mette tutta la sua bravura nel deviare in angolo. Nico è on fire, entra in area sulla sinistra, ma esce di poco sul secondo palo.
L’Athletic mette alle corde il Getafe, Berchiche scarica un sinistro dai 30 metri al ‘92, Soria non è impeccabile ma Vivian, entrato per un dolorante Paredes, di testa manda fuori, anche se in fuorigioco. Pochi minuti dopo, Unai Gomez entra in area, viene atterrato ma l’arbitro invita a proseguire. Il VAR verifica ma conferma la decisione sul campo e la partita si chiude con un pareggio deludente.
Due punti persi. Ci si poteva aspettare una partita brutta, sia perché è estate, con la preparazione nelle gambe, sia perché il calcio espresso da Bordalas è orripilante e si basa molto sulla distruzione delle iniziative. L’Athletic ha grossissime colpe soprattutto perché non è stato in partita per tutti i ’90 minuti, dove dopo la fine del primo sembrava in controllo del match.
Buone le prove di Sancet, soprattutto per il gol, anche se non sempre si è fatto dare il pallone, Yeray in difesa, ma soprattutto Alex Padilla, con ottime parate e ha dimostrato sicurezze. Molto bene l’ingresso di Nico Williams, che ha un passo diverso dagli altri.
Berenguer e Iñaki Williams sono stati sotto le aspettative: il gioco dell’Athletic passa molto dalle ali e la loro prestazione non è stata sufficiente.