3 OTTOBRE 2024 - 2a GIORNATA EUROPA LEAGUE 24/25

ATHLETIC 2 - AZ ALKMAAR

72' Iñaki Williams(A), 85' Sancet (A)


ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; Gorosabel (56’ De Marcos), Vivian, A. Paredes, Berchiche; Jauregizar (74’ Herrera), De Galarreta (84' Unai Gomez); Iñaki, Sancet, Nico; Guruzeta (74' Berenguer). All. Valverde


AZ ALKMAAR: Owusu-Oduro; Maikuma (69’ Kasius), Penetra (84’ Poku), Martins Indi, Moller Wolfe; Clasie (63’ Belic), Mijnans, P. Koopmeiners (76' Lahdo); Buurmeester, Parrot (63' Meerdink), Van Bommel. All. Mertens


Gli highlights di Athletic Club - AZ Alkmaar.


Valverde recupera Sancet e schiera quella che di fatto è la formazione di gala, confermando Jaurezigar in mediana accanto a Ruiz de Galarreta (viste anche le assenze di Vesga e Prados) e affidando la corsia destra a Gorosabel. AZ che si presenta invece con una formazione ricca di nomi certamente sconosciuti ai non seguitori della Eredivisie a partire da Ruben, figlio di Mark van Bommel e Peer Koopmeiners, fratello del centrocampista della Juve (e anch’egli ex dell’AZ). Una formazione e più in generale una rosa dalla età media bassissima e in cui, al netto dei due portieri di riserva, gli unici due ultratrentenni sono gli ex-nazionali oranje Clasie e il capitano Martins Indi. Sono infatti diversi i nomi che si sono stabilizzati in prima squadra dopo il successo in Youth League datato 2023. L’AZ era peraltro in un ottimo momento di forma, visto che arrivava dalla vittoria casalinga contro l’Elfsborg nella prima giornata e da 16 punti conquistati su 21 in questo primo scorcio di Eredivisie.


L’inizio dell’Athletic è più che promettente e l’inaspettato protagonista è Yuri, che prima centra la traversa con un siluro ben indirizzato verso il palo più lontano e, pochi minuti più tardi, si ripete da fuori area impegnando il portiere ospite, che respinge come può. Gli olandesi preferiscono invece avere il possesso del pallone e di mantenerlo fino a trovare lo spazio giusto, senza andare molto in verticale; anche perché, le rare volte in cui provano a farlo, il pennellone irlandese Parrott si dimostra inadeguato anche solo a evitare ciclicamente il fuorigioco. Mijnans e Van Bommel sono i più attivi tra gli ospiti, in particolare il secondo che ci prova un paio di volte da fuori area, impegnando Agirrezabala nel primo tentativo e calciando fuori di poco nel secondo.


I primi minuti della ripresa non si discostano molto da quanto visto nei primi 45’, con l’Athletic meglio degli avversari ma un po’ troppo compassato. Gorosabel si propone con costanza a destra ma si dimostra impreciso coi cross e lascia presto il posto a De Marcos, che risulterà decisamente più pericoloso. Al minuto 71’ e mentre Herrera e Berenguer sono pronti a entrare (lo faranno subito dopo per Jauregizar e Guruzeta), i Leones trovano il meritato vantaggio: Nico parte palla al piede e da sinistra fa partire un traversone teso e preciso, sul quale a Inaki basta mettere il piattone destro per lasciare impietrito il portiere. Il quarto d’ora successivo non è di sofferenza, ma di tensione sì; un’altra partita non chiusa nonostante varie situazioni favorevoli e col ricordo di quanto accaduto col Siviglia ancora molto fresco. Per dare maggiore sostanza al centrocampo Txingurri spedisce sul terreno di gioco Unai Gomez, al posto di uno stremato Ruiz de Galarreta.

Nico decide che è il caso di evitare patemi e si invola nuovamente sulla sua fascia di competenza, semina il terrore tra più avversari e, una volta giunto dentro l’area di rigore calcia di destro, l’estremo difensore ospite respinge come può e Sancet raddoppia con un tap-in ben piazzato, schivando i tanti corpi a ridosso della linea di porta.


L’Athletic torna dunque a vincere a San Mamés in una competizione europea quasi 7 anni dopo: era il novembre del 2017 quando i rojiblancos si imposero sui tedeschi del Hertha Berlino per 3-2, con due rigori di Aduriz e rete decisiva proprio di Inaki Williams. Prossimo impegno europeo tra tre settimane, sempre a Bilbao ma stavolta contro i cechi dello Slavia Praga.



Antonio Mancuso